Esperti e autorità del comparto risicolo italiano si riuniscono a Jolanda di Savoia (Ferrara)
in un convegno promosso da Ente Nazionale Risi
In un contesto nazionale e internazionale segnato da importanti variazioni nei prezzi dei prodotti agricoli anche il riso non fa eccezione.
L’andamento delle ultime annate sta rendendo sempre più difficile azzardare previsioni; prova a fare il punto sulla situazione del comparto risicolo italiano e locale il convegno “Il riso: scenari per il 2009” che si terrà lunedì 16 febbraio presso il Teatro Comunale di Jolanda di Savoia. Organizzato da Ente Nazionale Risi con il patrocinio del Comune di Jolanda, dell’Associazione dei Risicoltori del Delta del Po e il supporto di Cassa di Risparmio di Ferrara, del Consorzio Agrario e di Grandi Riso, il convegno è il quarto di una serie di altrettanti incontri svoltisi nelle scorse settimane a Vercelli, Castello d’Agogna (Pavia) e Novara, ovvero nelle principali zone a vocazione risicola in Italia.
Tra i relatori figurano rappresentanti della scena risicola locale, nazionale ed europea: il presidente dell’Ente Nazionale Risi Piero Garrione, il presidente dei risicoltori europei Martin D’Autriche, e in rappresentanza dell’industria Mario Preve, presidente dell’Associazione Industrie Risiere Italiane (Airi). A seguire gli interventi dei vertici delle confederazioni agricole locali: per Confagricoltura Mario Guidi, per Coldiretti il Presidente Mauro Tonello e per la Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) il suo omologo provinciale Mauro Ferrari.
“La produzione del 2008 resterà sul mercato fino ad esaurimento –spiega Simone Boattin, responsabile della Sezione di Ferrara dell’Ente Risi- e i prezzi del riso nella campagna di commercializzazione in corso stanno conoscendo un continuo rialzo a causa di una richiesta costante dell’industria, soddisfatta solo in parte dall’offerta e per un numero limitato di tipologie commerciali”. Questa tendenza è particolarmente accentuata per le varietà da consumo interno appartenenti al gruppo “lungo A” che sono proprio quelle maggiormente coltivate nel territorio ferrarese come Arborio, Volano, Carnaroli e Baldo. “Il buon livello dei prezzi e il loro eventuale incremento –prosegue Boattin- porterà verosimilmente all’aumento delle superfici coltivate a riso nel 2009, tendenza prevista anche a livello nazionale. Il Ferrarese, essendo caratterizzato da una risicoltura di tipo rotazionale, ha più possibilità di adeguarsi all’andamento del mercato, rispetto ad altre zone a prevalente vocazione risicola in monosuccessione, nel momento in cui questo richiede un aumento delle superfici dedicate al riso”.
“Insomma -conclude Boattin- il riso continua a restare una coltura decisamente interessante per i nostri agricoltori, tanto più a fronte di un crollo dei prezzi di altri cereali”.
mercoledì 11 febbraio 2009
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